L’Associazione ha sempre avuto nella sua mission, accanto alle attività di carattere sociale, una cura particolare per l’ambiente e il territorio, tanto da costituire al suo interno un attivo settore di ricerca, sia storica che ambientale del nostro territorio: tali ricerche  hanno portato all’organizzazione di eventi e di pubblicazioni che vengono qui di seguito riportate.

Con la pubblicazione “Cogoleto: la nostra storia 1023 -2023 verso il millenario” stampata nel dicembre 2005  a conclusione di un seminario di studi, che aveva visto la partecipazione di un folto pubblico, l’Associazione ha dato l’avvio al progetto “1023-2023 verso il millenario” in collaborazione con il  Comune di Cogoleto. Il progetto è finalizzato alla celebrazione della straordinaria ricorrenza millenaria delle origini del  paese  nel 1023, come documentato nella pergamena di San Siro del 8 dicembre 1039, conservata presso l’Archivio di Stato di Genova, dove per la prima volta viene citato Cogoleto, allora chiamato Codoleto. Le successive pubblicazioni, che fanno tutte parte della collana “Documenti del millenario”  riguardano le ricerche e l’analisi storica compiuta - valutando ogni tipo di informazione disponibile proveniente dalle fonti più diverse - in particolare su materiali di archivio del comune di Cogoleto, delle Curie vescovili e parrocchiali e delle confraternite, e naturalmente dell’archivio di Stato, di enti pubblici e di organismi singoli e privati. Partendo dal periodo più antico, sì è giunti nel 2016 ad affrontare la trasformazione e lo sviluppo urbanistico cittadino  dal 1800 ai primi anni 2000.  

Storia di Lerca e Sciarborasca

Queste due pubblicazioni riguardano il resoconto dei due seminari di studio realizzati dall’Associazione rispettivamente presso le due principali frazioni di Cogoleto: Lerca e Sciarborasca.  La storia delle due frazioni, raccolta attraverso ricerche storiche eseguite presso gli archivi parrocchiali, l’Archivio di Stato, l’archivio comunale, la Biblioteca Berio è arricchita da interventi di esperti quali il Prof. Pietro Mannoni e l’arch. Daniela Bruni, ma soprattutto dalle testimonianze degli anziani abitanti dei luoghi, che nel raccontare episodi della loro vita passata, hanno ricostruito in qualche modo la storia di questi borghi nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale.